Cetacei Odontoceti

 

Delfino Tursiope (Tursiops truncatus)

Il tursìope (Tursiops truncatus, 1821) è un cetaceo odontoceto appartenente alla famiglia dei Delfinidi. È diffuso in tutti i mari del mondo, ad eccezione delle zone artiche ed antartiche e ne esistono due popolazioni distinte, una costiera ed una di mare aperto. Raggiunge la maturità sessuale intorno ai 12 anni e le femmine partoriscono un solo piccolo e possono crescere fino a circa 3,9 m di lunghezza. Vive generalmente in branchi formati dalle femmine ed i piccoli, mentre i maschi possono formare delle associazioni chiamate “alleanze”. A causa dell’influenza dei media (il famoso delfino della serie televisiva Flipper era un tursiope), è diventato il delfino per antonomasia.

I delfini tursiopi producono un gran numero di vocalizzazioni, inclusi fischi, ronzii, schiocchi, stridii, guaiti e clic. Comunicano con vocalizzazioni di fischi e utilizzano l’ecolocalizzazione attraverso una serie di clic ad alta frequenza (circa 110-130 kHz) per l’individuazione delle prede. Questi delfini sono in grado di combinare i clic dell’ecolocalizzazione in brevi serie o in elaborati treni di suoni. Si pensa che i fischietti distintivi individualmente siano usati per trasmettere l’identità e la posizione dell’animale chiamante in un gruppo.

 

 
 

Capodoglio (Physeter macrocephalus)

Il capodoglio (Physeter macrocephalus) o fisetere (dal greco φῡσητήρ, phȳsētḗr, “sfiatatoio”, “che soffia”) è il più grande di tutti gli Odontoceti e il più grande animale vivente munito di denti: misura infatti fino a 18 metri di lunghezza. L’enorme testa e la forma caratteristica del capodoglio, così come il ruolo centrale che ricopre in Moby-Dick di Herman Melville, hanno consentito a molti di descriverlo come l’archetipo della balena. Anche a causa di Melville il capodoglio viene associato comunemente con il Leviatano della Bibbia.

Le vocalizzazioni dei capodogli includono clic direzionali, da meno di 100 Hz a 30 kHz. La maggior parte dell’energia in questi clic è compresa tra 5 e 25 kHz. Oltre all’ecolocalizzazione, nelle situazioni sociali, i capodogli producono schemi ripetuti di clic chiamati “codas”, che vengono utilizzati per attirare le femmine, competere per i compagni, mostrare aggressività e mantenere coesione di gruppo.

Durante l’alimentazione i capodogli generalmente emettono clic regolarmente distanziati interrotti da “scricchiolii” e clic molto rapidi associati al sonar a corto raggio e alle ultime fasi della cattura della preda.

  

Orca (Orcinus orca)

L’orca (Orcinus orca) è un mammifero marino appartenente alla famiglia dei delfinidi (cetacei odontoceti)

L’orca si trova in tutto l’oceano, dall’Artico all’Antartico. Questi odontoceti sono facilmente identificabili dalla loro sorprendente colorazione in bianco e nero e dall’alta pinna dorsale, alta fino a 1,8 m nei maschi. 

I maschi possono crescere fino a circa 9,5 m di lunghezza e pesare da otto a nove tonnellate; le femmine sono più piccole, crescono solo fino a circa 8 m e pesano circa quattro tonnellate. 

Le orche si trovano in gruppi familiari chiamati “pod”. Sono stati descritti tre tipi di pod: i pod residenti, che rimangono stabili nel tempo,  i pod temporanei, che cambiano costantemente ed i I pod offshore che si vedono solo nelle acque costiere esterne e su cui si sa molto poco. I pod di solito contano tra 5-30 individui e sono guidati da femmine. 

Le orche hanno una dieta molto ampia, anche se singole popolazioni sono specializzate in particolari tipi di prede. Alcune si nutrono esclusivamente di pesci, mentre altre cacciano uccelli e pinguini, mammiferi marini come leoni marinifochebalene e delfini.

 Le orche producono suoni per l’ecolocalizzazione e la comunicazione. Gli scienziati che studiano le registrazioni delle orche hanno dimostrato che ogni pod ha un dialetto specifico. I suoni prodotti da un’orca vanno da circa 0,1 kHz a circa 40 kHz. Producono suoni pulsati e clic a velocità fino a 5000 al secondo.